Perché leggere questo articolo? Il nesso criminalità-immigrazione è stato molto incentivato nell’opinione pubblica, soprattutto a destra, riguardo le proteste in Francia. E si è parlato di un precedente pericoloso per l’Italia. Ma la nostra realtà parla diversamente.
Negli scorsi giorni è emerso il fatto che gli apparati di sicurezza italiani, a partire dall’intelligence, stessero valutando molto da vicino la situazione della Francia in preda alle proteste dopo gli scontri divampati a Nanterre il 27 giugno scorso per l’uccisione del diciassettenne Nahel da parte di un poliziotto. Eppure le statistiche mostrano che, almeno sul fronte dell’immigrazione, il nostro Paese vive una realtà decisamente differente.
Protedte in Francia, intelligence più cauta della politica
Le forze di sicurezza di Roma hanno messo sotto osservazione il rischio di un effetto “contagio” e di emulazioni. Ma non hanno creato un nesso diretto tra questioni delicate come l’etnicità e la religione e le proteste. L’intelligence fa il suo lavoro, gli intellettuali e la politica molto spesso no.
In Italia, infatti, l’atteggiamento cautelativo dell’Aisi, dell’Aise e degli…
Author: Andrea Muratore
Data : 2023-07-10 06:00:34
Dominio: www.true-news.it
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